Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all’occhio questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l’Adda rincomincia, per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l’acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni.
Arrivare ed assistere allo straordinario spettacolo del Lago di Como, non può non trasportarti idealmente tra le pagine di quel Libro che tra i banchi di scuola ti faceva sognare e ricordarne l’incipit.
Potrebbero sembrare banale ma, passeggiando e guardando quello specchio d’acqua, pareva di assistere alle disavventure che in nome dell’amore Renzo e Lucia in tempi lontani avevan dovuto superare.
In un attimo il lago si era tramutato in un palcoscenico e noi in spettatori incantati alla riedizione dei “Promessi Sposi”.
Ed è lì tra quelle sponde che quest’anno abbiamo deciso di trascorrere il Capodanno, una meta insolita scelta oltre che per la posizione tattica, essendo non troppo distante dalla nostra città Bologna, e la sua nota bellezza, per la presenza del Magic light Festival, uno scenografico e suggestivo festival di proiezioni architetturali.
Raggiunta ormai la XXIV edizione di Como Città dei Balocchi, quest’anno come fil rouge delle iniziative è stata scelta la Stella. Lo scintillio delle stelle rappresenta da sempre una fonte di ispirazione per filosofi, poeti, scrittori e persino musicisti: Omero citava le Pleiadi, Arato narrava i miti legati alle costellazioni. Leopardi citava le vaghe stelle dell’Orsa.
Grazie al Magic light festival Como si è ricoperta di stelle ed animato piazze e vie della Città illuminate a festa con Mercatini di Natale, una pista di pattinaggio sul ghiaccio in riva al lago.
Como è una graziosa città a misura d’uomo, che il turista che non ha molto tempo a disposizione può visitare tranquillamente a piedi.
Ecco l’elenco delle cose assolutamente da fare e vedere.
Cosa fare e vedere a Como in 3 giorni
- Il Duomo di Como, un edificio complesso che si connota per la compresenza di stili diversi: la facciata è gotica, mentre le fiancate ed i portali laterali sono rinascimentali. Ma nonostante tale commistione viene preservata la sua unitarietà e nel complesso risulta armonioso. Iniziato nel 1396 e completato nel 1740 con l’elevazione della cupola di Filippo Juvara, l’architetto del re di Sardegna. L’imponente facciata decorata con guglie e pinnacoli è ricca di decorazioni scultoree. Una curiosità: uno dei portali viene detto “della Rana” per via di una rana raffigurata che saltando fuori da uno stagno si arrampica sul fogliame cercando di sorprendere una farfalla.L’interno è in stile gotico, diviso in tre navate divise da 10 pilastri e conserva numerose opere di notevole importanza. Tra cui: tele di Bernardino Luini (Adorazione dei Magi) e Gaudenzio Ferrari (Sposalizio della Vergine e Fuga in Egitto), arazzi rinascimentali (alcuni su disegni di Giuseppe Arcimboldi), la pala cinquecentesca di Sant’Abbondio, protettore della città, il tempietto battesimale del 1590 e i due leoni stilofori romanici provenienti dall’antica chiesa di Santa Maria.
- Broletto, l’antico palazzo comunale il cui termine deriva dal latino “brolo”, ossia campo, spazio all’aperto in cui si riunivano i cittadini e quindi il luogo preposto allo svolgimento delle assemblee cittadine. Costruito nel 1215 per volontà del podestà Bonardo da Cadazzo accanto alla Cattedrale, come metafora della continuità tra autorità civile del vescovo e il nuovo potere comunale. Il palazzo è costituito da un corpo a due livelli (pianterreno ad arcate e primo piano ornato da trifore) a fasce marmoree bianche, grigie e rosse . Nel corso del tempo il palazzo in cui vi si tenevano le assemblee dei cittadini e vi si amministrava la giustizia, ha subito molte modifiche e rimaneggiamenti. Nella seconda metà del ‘400 una buona parte dell’edificio venne demolita per lasciare più spazio al Duomo ; nel 1764 fu trasformato in teatro; in seguito fu utilizzato come archivio notarile fino alla fine dell’800. Attualmente il palazzo del Broletto, di proprietà comunale, è sede di mostre d’arte e congressi.
- La Pinacoteca, dove sono raccolte opere d’arte dal territorio comasco suddivise nelle sezioni: Medioevo, Rinascimento, la quadreria storica ed il Novecento. Inoltre ho avuto il piacere di visitare la mostra temporanea : Black Light Art con protagonista la luce intesa come mezzo espressivo in grado di colorare il buio, coinvolgendo lo spettatore in una innovativa esperienza sensoriale, dove cicli dinamici di luce bianca, luce nera e buio trasformano gli ambienti, permettendo alle opere esposte di vestirsi di colori e forme.
- Tempio Voltiano, sotto forma di un tempio neoclassico posizionato sul Lungolago per celebrare la figura e l’opera del grande fisico comasco Alessandro Volta
- Teatro Sociale, il teatro dell’opera di Como edificato per volontà della Società dei Palchettisti del Teatro di Como ed inaugurato il 28 agosto 1813 con la rappresentazione di “Adriano in Siria”. Una carrellata dei monumenti illuminati dalle stelle del Magic Light Festival
- Gita a Brunate in Funicolare. Inaugurata nel 1894, la funicolare che collega Como con Brunate unendo lago e montagna, restituiendo agli occhi del turista una meravigliosa vista dall’alto su Como ed il suo lago. La salita ha inizio in una galleria e prosegue poi all’esterno dove le due piccole carrozze si arrampicano su una ripida pendice collinare. Brunate viene denominata la “terrazza” sulle Alpi per i suoi incantevoli punti panoramici su Como, tutto il ramo del lago, la pianura lombarda, le Alpi con il Monviso e il Monte Rosa. Unica nel suo genere in Europa, è tra le attrazioni più famose di Como. Anche se dura davvero pochi minuti, il “viaggio” in funicolare è entusiasmante. assolutamente da non perdere! Inoltre se si è fortunati, è possibile assistere ad un vero e proprio spettacolo della natura: in giorni n cui a Como c’è molta nebbia puoi assistere al surreale paesaggio del mare di nebbia, nuvole basse che formano un mare illuminato dal sole in quota! emozionante a dir poco
«…andare e tornare da Brunate, salire e scendere in giornata, in barba alla funicolare, è sempre stata la più tipica delle scampagnate…» Antonio Sant’Elia
Dove mangiare a Brunate
Trattoria Tipica del Cacciatore, ambiente delizioso dall’atmosfera di una baita di montagna!
Dove mangiare a Como
Ristorante Al Cucchi : un ambiente raffinato ed elegante, personale davvero gentile. Noi l’abbiamo scelto per la cena del 31 Dicembre: ottima cena a base di pesce con buon rapporto qualità/prezzo.
Per un pasto veloce invece consiglierei l’Innominato, ambiente informale ed accogliente
Per informazioni utili sulla città di Como
Se sei stato a Como condividi pure la tua esperienza!
Inoltre non perderti la seconda puntata del post sul mio weekend al lago di Como… ti porterò in un luogo davvero imperdibile.
Enjoy!
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