Chi di noi non è mai stato al Vittoriale, la dimora immagine evocativa della vita e poesia di Gabriele D’annunzio?
Per chi comunque se lo fosse perso, passare una giornata in questo luogo ti permette di entrare in contatto e conoscere meglio il D’Annunzio poeta, scrittore, soldato e uomo, nonché immergersi nella cultura dell’epoca.
“Ardisco offrire al popolo italiano tutto quel che mi rimane …. io son venuto a chiudere la mia tristezza e il mio silenzio in questa vecchia casa colonica. Tutto, infatti, è qui da me creato o trasfigurato. Tutto qui mostra le impronte del mio stile, nel senso che io voglio dare allo stile. Il mio amore d’Italia, il mio culto delle memorie, la mia aspirazione all’eroismo. Tutto qui è dunque una forma della mia mente, un aspetto della mia anima, una prova del mio fervore…”
In queste parole l’essenza del Vittoriale,… espressione della poetica fattasi materia del Poeta, che ha definito così la casa-museo costruita tra il 1928 e il 1938 sulla riva bresciana del lago di Garda, a Gardone Riviera, dove ha trascorso gli ultimi anni della sua esistenza. Non è semplicemente una dimora ma una vera e propria cittadella monumentale: edifici, vie e piazze che richiamano le opere del Vate, un ampio parco, addirittura un teatro all’aperto e fiumiciattoli che scorrono attorno alla palazzina principale dal tipico stile Littorio e neo-rinascimentale.
E’ il luogo in cui scrisse, meditò, si interrogò sulla propria vita, ripensando al vigore dei propri ventanni; visse rinchiuso nella penombra della sua villa, poiché per una ferita all’occhio era divenuto foto fobico, come se l’oscurità riuscisse in qualche modo a fargli rivivere il vigore e lo splendore dei tempi che furono.
Ad accoglierci l’ingresso con due archi , al centro una fontana sul cui timpano è possibile leggere la scritta “IO HO QUEL CHE HO DONATO”.
Proseguendo lungo il percorso, si incontra l’anfiteatro costruito seguendo lo stile architettonico del teatro Wagner di Beyrut, che ha fatto da sfondo di rappresentazioni teatrali e concerti, una “conca marmorea sotto le stelle” da cui è possibile ammirare il Monte Baldo, Sirmione ed il lago di Garda.
A dominare il parco il Mausoleo degli Eroi dove è sepolto il poeta.
ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE
- I cimeli conservati nel Museo D’annunzio eroe, dove nell’auditorium dello Schifamondo si può guardare l’aereo sospeso, l’aereo da caccia SVA con cui ha effettuato il celeberrimo volo su Vienna
- la maestosa Nave Puglia, incastonata nella pietra ed ormeggiata all’interno del parco e su cui non si può non fare un giro e selfie a go go; è la nave che la Marina Militare, dopo averla disarmata e radiata, donò a D’Annunzio, che fece inserire la prua e gran parte delle sovrastrutture nel grande parco con la punta simbolicamente rivolta verso l’Adriatico. Proprio in questo mare infatti la nave svolse il suo servizio nel corso della prima guerra mondiale
- il museo del D’Annunzio segreto che rappresenta un incontro ravvicinato ed intimo con la quotidianità di D’Annunzio.
Qui è conservato tutto quanto fino ad ora era rimasto sconosciuto al grande pubblico, recuperato dagli armadi e dai cassetti della Prioria: i vestiti del Vate, le scarpe e gli stivali, la biancheria, le vesti appositamente fatte confezionare da d’Annunzio per le sue donne, delle quali sono esposte numerose fotografie e lettere d’ammore,i collari dei cani, gli oggetti da scrivania, il vasellame da tavola, i gioielli.
Visitare il Vittoriale è come instaurare un dialogo con il poeta, vivere la sua quotidianità assorbire il suo piacere estetico, cogliere la passione che metteva in tutto, senza tregua alcuna.
Non servono altre parole per esprimere cosa questa esperienza mi ha lasciato:
FECE DELLA SUA VITA CIO’ CHE SI FA D’UN OPERA D’ARTE